Vi sembra possibile che sia così? In questo post blog vorrei spiegarvi perchè.
Avrete già sentito parlare dell’edentulismo, sia totale che parziale e forse fra di voi ce ne sono anche alcuni che ne soffrono. Il termine edentulismo indica la condizione in cui a una persona adulta mancano tutti i denti (edentulismo totale) oppure alcuni (edentulismo parziale).
Le cause dell’edentulismo sono diverse e variano dalla scarsa igiene orale fino alla malattia parodontale oppure a danni meccanici. Le conseguenze dell’edentulismo riguardano sia la nostra salute che la nostra vita sociale. Ciò nonostante, la mancanza dei denti viene spesso messa in secondo piano e non affrontata con abbastanza serietà. Oltre a creare problemi di salute, l’edentulismo può causare difficoltà sociali, psicologiche ed emozionali e influenzare la qualità della vita, l’immagine di sé e l’autostima.
A che cosa servono i denti, oltre alla masticazione?
- sostengono le labbra e le guance, donando al nostro viso un aspetto completo e più bello
- mantengono l’occlusione naturale
- insieme alla lingua e le labbra, permettono la corretta pronuncia di vari suoni
- conservano e mantengono l’altezza della cresta alveolare
Si potrebbe quindi dire che la perdita di un solo dente rompe l’equilibrio naturale della bocca. Oltre alla masticazione compromessa e qualche problema estetico, uno dei problemi maggiori è sicuramente la perdita dello spessore osseo. Mentre il dente si trova ancora dentro la mascella o la mandibola, ogni pressione su esso facilita la circolazione del sangue. In questo modo vengono stimolati i vasi sanguigni che circondano l’osso e lo mantengono vivo e sano. Con la scomparsa del dente e della radice scompare anche lo stimolo e l’apporto di sangue all’osso causando la perdita di tessuto. Per questa ragione è importante reagire presto e sostituire il dente perso, preferibilmente con un impianto dentale che prenderà la funzione della radice mancante.
Come già detto, possiamo perdere un dente per vari motivi: infiammazioni, parodontite ma anche per urti o altri danni meccanici. Se il dentista decide che il dente non è salvabile, un’estrazione diventa inevitabile. Le estrazioni dentali non sono mai piacevoli e sono spesso precedute da dolori e gonfiori che stravolgono la nostra quotidianità e ci costringono a prendere dei medicinali. Dopo un’estrazione complicata possiamo essere debilitati e dover persino prendere qualche giorno di malattia. L’intervento di implantologia dentale di per se non dura molto tempo – dalla somministrazione dell’anestesia fino all’inserimento di un impianto non passano più di una decina di minuti. Dopo l’intervento il paziente può sentire qualche fastidio, ma usando gli antibiotici e qualche antidolorifico, il tutto si risolve nell’arco di una settimana. Nella maggior parte dei casi non è necessario nessun tipo di degenza ed il paziente può continuare subito con le sue mansioni quotidiane.
Le soluzioni implantologiche sono diverse e gli interventi vengono pianificati individualmente, da paziente a paziente. Un bravo dentista prenderà in considerazione sia la fattibilità dell’intervento che i desideri e le possibilità del paziente e cercando di far combaciare tutti gli elementi formulerà il piano di cura adatto.